CONCORSO LETTERARIO

Gli undici racconti del volume La settima quercia e altre storie verdi a Milano, edito da Quarto Paesaggio, sono i vincitori dell’edizione 2014 del concorso letterario Green Fiction, promosso dall’Associazione Quarto Paesaggio e dal Sistema Bibliotecario di Milano, con l’obiettivo di dare voce ai talenti letterari sensibili al fascino e al valore del mondo vegetale.
Il tema era “Il verde e la città di Milano”, per contribuire alla sua immagine in vista di Expo 2015, mettendone in luce l’anima verde, coltivata con passione nei cortili e sulle terrazze, espressa anche nell’impegno con cui i cittadini si prendono sempre più cura del verde pubblico. Il libro vuole contribuire ad alimentare la vocazione verde di una città ed è il primo frutto di una proposta editoriale di comunità che si rivolge al vasto pubblico di lettori che coltivano la passione del verde come elemento vitale e fattore di sviluppo sociale e culturale.
Green Fiction 2014
Il concorso letterario si è svolto da giugno a ottobre 2014. I finalisti sono stati selezionati da una qualificata giuria composta da: Erica Arosio, giornalista e scrittrice; Christiane Burklein, blogger ed editor; Patrizia Casarsa, Responsabile Biblioteca Parco Sempione; Maurizio Corrado, direttore Nemeton Magazine; Tiziano Fratus, poeta e scrittore; Anna Lambertini, architetto paesaggista; Luca Mercalli, meteorologo e climatologo; Matteo Meschiari, antropologo e scrittore; Giuseppe Rosa, editore; Ira Rubini, giornalista e produttrice radiotelevisiva.
I vincitori sono stati proclamati nell'ambito di BookCity, il 14 novembre 2014, alla Biblioteca del Parco Sempione. Gli undici racconti appartengono a generi diversi, dalla favola alla rievocazione storica, dalla visione futuribile al “dark green” e offrono punti di vista originali sul lato “verde” della realtà urbana.
Guarda il video della presentazione dei vincitori.
I racconti vincitori
1. Buccia lucente di Marco Pellegrini
L’orto in città, il piacere dato dai prodotti della terra, il mondo solidale, la famiglia, la sensualità, le relazioni, il piacere del cibo, raccontati con uno sguardo di ottimismo.
2. Dente di cane, Urtica Venenum di Nila Shabnam Bonetti
Il mondo visto con gli occhi della radice, l’ironico punto di vista del “seme”, con seducenti illustrazioni che arricchiscono il racconto contribuendo al coinvolgimento nella lettura.
3. La settima quercia di Filippo De Simone
In bilico tra cronaca e metafora, il racconto traccia la vita di “un monumento arboreo”, la (triste) storia della “quercia rossa” nella società milanese.
4. Parla la città verde Una “Spoon River” milanese di Nicoletta Romanelli
Un’ode garbata, precisa e informata al verde milanese, una “mappa” originale del verde metropolitano, una piacevole guida “musicale” al verde dei quartieri cittadini.
5. Ho fatto un sogno di Marta Quagliolo
Un racconto per bambini, delicato come le illustrazioni che lo corredano, dedicato a un sogno: una cascata di fiori e tanto verde che inonda i quartieri della città.
6. La fioreria dei diari di Irina Serban
Fascino fiabesco e atmosfera onirica: leggere attraverso gli occhi dei fiori! Diari che non chiedono di essere stampati sulla carta ma esistono sulle foglie dei fiori…
7. Fermati Bruno! di Gianni Manfredini
Un racconto illustrato dedicato ai più piccoli, che fa centro sul tema del verde in città e contiene una tematica educativa e al contempo di piacevole lettura.
8. Il verde e gli innamorati di Paola Maria Raimondi
I colori, protagonisti del racconto, scandiscono con ritmo leggero la narrazione di un Verde “miracoloso” che ridona vita alla città e “rin-verdisce” i cuori.
9. Ode notturna di Fabio Bedostri
Un lungo rimpianto per una città che cambia volto e la consolazione del “verde” che accompagna un viaggio interiore, doloroso e nostalgico.
10. Polvere di Michela Lazzaroni
Il “verde” come ricordo… quando la città invasa dalla guerra non lasciava certo il tempo di pensare al verde, narrato anche attraverso pagine illustrate.
11. Il dono di Cristiano Sormani
La trama “green dark” evoca pena e dolore: “Vivo nascosto dai fiori […] Vivo qui da sette anni. Vivo fra i rami per libera scelta. Libero da me stesso”.
